Chi rileverà l’impero imprenditoriale dell’ex premier italiano?

Marta Fascina, chi è la silenziosa compagna di Silvio Berlusconi sposata con un “non matrimonio “Il quattro volte primo ministro italiano e magnate miliardario dei media Silvio Berlusconi, morto lunedì all’età di 86 anni, non ha mai indicato pubblicamente chi dovrà guidare il suo impero commerciale dopo la sua morte.

Il futuro dei suoi interessi commerciali dipenderà probabilmente da come ha scelto di distribuire la sua partecipazione del 61% nella holding di famiglia Fininvest tra i cinque figli avuti da due matrimoni. La figlia maggiore Marina dovrebbe avere un ruolo di primo piano.

GLI EREDI MAGGIORI

I più grandi, Marina (nata nell’agosto 1966) e Pier Silvio (aprile 1969), sono stati entrambi direttamente coinvolti nella gestione delle aziende di Berlusconi sin da quando il padre ha fatto il suo ingresso nella politica italiana all’inizio degli anni Novanta.

Marina, che presiede Fininvest, ha supervisionato la casa editrice Mondadori, mentre Pier Silvio si è occupato delle attività televisive, da sempre fiore all’occhiello della famiglia.

TRE FIGLI MINORI

Barbara (luglio 1984), Eleonora (maggio 1986) e Luigi (settembre 1988), i figli avuti da Berlusconi con la seconda moglie, non hanno avuto ruoli dirigenziali di alto profilo nella gestione delle aziende paterne.

Luigi ha assunto il compito di rappresentare la sua parte di famiglia in Fininvest, dove è membro del consiglio di amministrazione, grazie alla sua attenzione per la finanza e la gestione patrimoniale.

SILVIO COME “COLLANTE”

Persone vicine alla famiglia hanno descritto Silvio Berlusconi come “il collante” che ha tenuto uniti i figli, nonostante l’età e le diverse attitudini e ambizioni.

La grande domanda è se l’unità della famiglia possa essere mantenuta dopo la partenza di Berlusconi e quale impatto potrebbe avere sul futuro del business televisivo su cui Berlusconi ha costruito le sue fortune.

Negli ultimi anni Fininvest ha liquidato le attività ritenute non più strategiche, dai campioni europei di calcio AC Milan alle partecipazioni nell’azienda biotecnologica Molmed e nella banca d’affari italiana Mediobanca.

La holding di famiglia ha confermato il suo impegno nel settore televisivo MediaforEurope, sostenendo i piani di crescita in Europa per resistere ai giganti statunitensi dello streaming attraverso operazioni di M&A.

Ma resta da vedere se questa ambizione sarà mantenuta dopo la morte del fondatore.

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